Per tutta la vita rincorriamo la nostra felicità attraverso la ricerca di relazioni, viaggi, casa, famiglia, amicizie, lavoro.

Ci mettiamo alla ricerca continua di qualcosa che possa anestetizzare un momento particolare, che si ripresenta periodicamente e ciclicamente, non appena ci fermiamo ad ascoltarci.

Per la maggior parte questo momento è talmente breve ed irriconoscibile che accorgersene diventa molto difficile.

C’è un momento particolare che prende le sembianze di un disagio, di un senso di separazione dal resto del mondo.

Ci sembra che qualsiasi sforzo sia stato vano, ed abbiamo come l’impressione di trovarci a rincorrere qualcosa che non esiste.

Questo momento si chiama “vuoto affettivo” ed è cresciuto all’interno di noi negli anni. La sensazione di non essere completi è parte di questo vuoto affettivo, per cui ci hanno fatto credere che la solitudine è qualcosa di orribile, e che non dovrá mai abbracciare la nostra vita.

Allora cosa facciamo: copriamo il nostro vuoto con la maggior parte delle cose che facciamo pensando di farle perché ci fanno stare bene.

Ma, passata l’euforia iniziale, ci ritroviamo ad essere insoddisfatti e a cercare un altro stimolo, in grado di farci sentire vivi.

Ce la raccontiamo così bene che tutto sembra perfetto fino a quando non compare un messaggio, diretto, inequivocabile: il sintomo.

Perché mai un corpo e una mente in salute e soddisfatti del proprio essere dovrebbero ammalarsi?

Perché se sono soddisfatto della mia vita compare l’ansia?

Perché se sono una persona che non sia arrabbia mai, soffro di gastrite?

Ovviamente anche qui ce la raccontiamo, dando la colpa a ciò che ci circonda e alle persone che pensiamo essere la causa del nostro malessere.

Contattare il vuoto affettivo dentro di noi non è affatto semplice: abbiamo visto infatti, che spesso tendiamo a scapparvi per tutta la vita.

La mente è molto abile a farci scappare: sposta continuamente l’attenzione o sul passato o sul futuro.

Ma adesso, ora, in questo momento: cosa c’è?

Perché non vuoi rimanere in ascolto di quello che c’è adesso?

E se ti dicessi che è proprio quí la soluzione a tutti i tuoi problemi?

 

 

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