L’acqua come veicolo di informazione

La verità è spesso l’espressione di qualcosa che non accettiamo ma che si agita dentro e fuori di noi, proprio per essere compresa ed integrata.

“Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.”
(Lao Tzu)

Se solo riflettessimo più spesso sulle infinite qualità dell’acqua, impareremmo a considerarla per quello che è: un essere superiore.

Secondo le dottrine filosofiche e mediche orientali e quelle galeniche, l’acqua, insieme al fuoco, alla terra, al legno, al metallo, è uno degli elementi della natura.

Essa è associata alla coppia di organi Reni-Vescica urinaria e comprende tutti gli aspetti emozionali dell’essere umano, in primis la paura.

Per corrispondenza, è un elemento riscontrabile anche nell’uomo e non solo perché il 70% del nostro corpo è composto proprio da acqua.

La chimica dell’acqua è un capitolo a se stante della chimica organica: e già questo dice molto sul comportamento delle molecole che la compongono.
Quando nel nostro organismo è presente uno squilibrio dell’elemento acqua, possono essere diversi i sintomi che si manifestano: dagli edemi diffusi, alla ritenzione di liquidi, sino all’enfisema polmonare e alle turbe psichiche ed intestinali, oltre che ad una inadeguata gestione della componente emotiva.

Il feto è avvolto per 9 lunghi mesi in un liquido composto prevalentemente da acqua ed è proprio in questa prima fase della nostra vita terrena che immagazziniamo la più grande quantità di informazioni.

Ma quali informazioni?

Bella domanda, se pensiamo che il 90% di ciò che davvero siamo risiede nell’inconscio.
Ciò significa che, senza conoscerci, agiamo nella nostra vita con il restante 10%.
L’acqua custodisce molteplici memorie: genetiche, familiari, karmiche, collettive e chi più ne ha più ne metta.

Ogni nostra cellula “sguazza” in un ambiente acquoso e determinati tipi di pensieri, emozioni non elaborate, comportamenti, alimenti, intorbidiscono il nostro ambiente intra ed extra cellulare, determinando come prima conseguenza, uno stato di infiammazione generalizzato.

Pensate a quanti conflitti irrisolti abitano dentro di noi, e ce ne sono, anche nella persona apparentemente più pacifica, a meno che non si decida di intraprendere un lavoro su se stessi e a come questi, inneschino un meccanismo di stress ossidativo a livello cellulare, senza che possiamo rendercene conto nell’immediato.

L’acqua è l’elemento esistente forse più ricettivo: è capace di assorbire qualsiasi tipo di frequenza, assumendone la forma corrispondente.
È noto ormai come alcuni generi musicali e talune frequenze siano in grado di generare nell’acqua forme armoniche o disarmoniche, sottoforma di cristalli, fotografati da più ricercatori, ormai da diversi anni.

Esistono tecniche per informare l’acqua e rimedi contenenti acqua caricata con specifiche informazioni.
Eppure, ancora, diamo troppa poca importanza a questo straordinario veicolo.

Come un’opera d’arte in divenire essa può assumere la forma che decidiamo di darle: e qual è la forma che scegliamo di dare ogni giorno a noi stessi?

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