Ed eccoci quí, nel periodo dell’anno in cui chi sa di soffrire di disturbi a carico dell’apparato respiratorio si trova ogni anno a rivivere la stessa tipologia di sintomi in concomitanza dell’arrivo dei primi freddi.

Secondo la medicina tradizionale cinese le variazioni climatiche hanno una notevole influenza sul mutamento dell’equilibrio del nostro corpo, e tali cambiamenti, vengono definiti come attacchi da parte di energie perverse che rientrano tra le cause più comuni di malattia. Vi sono sei energie climatiche, ognuna caratteristica di una stagione: il vento in primavera, il freddo in inverno, il caldo e la canicola in estate, l’umidità nella tarda estate, il secco in autunno.

L’umidità mette a dura prova il nostro apparato respiratorio nonché l’organo Milza che si occupa, tra le tante funzioni, della corretta distribuzione dei fluidi corporei. Un eccesso di secrezioni bronchiali può vedere tra le cause un’ alterazione del funzionamento splenico che non sarà visibile però agli esami del sangue. In medicina naturale parliamo di alterazioni energetiche che possono essere trattate a livello preventivo prima del manifestarsi di un danno lesionale. Magari non svilupperemo mai un sintomo sull’organo milza ma avremo una serie di segni che sapranno indicarci dove andare per risolvere alla causa il problema.

Ho parlato spesso di caratteristiche costituzionali come parametri che difficilmente si modificano nel corso della vita ma che invece hanno un’origine certa: la vita intrauterina.

Durante il periodo gestazionale si forma la nostra costituzione che vede la preminenza di un foglietto embriogenetico rispetto agli altri. Ogni foglietto è associato a precise predisposizioni a sviluppare determinati disturbi e conoscere la nostra costituzione risulta un valido aiuto per prevenire con anni di anticipo i disturbi ad essa correlati. Ma in questo articolo voglio approfondire il concetto di diatesi che, i più avvezzi alla materia, avranno sicuramente sentito nominare riguardo alla medicina omeopatica.

La diatesi non è nient’altro che la modalità attraverso la quale il nostro corpo risponde ad un aggressione, sia essa di natura interna (pensieri ripetitivi e schemi mentali disfunzionali, emozioni non elaborate e lo stress che ne consegue) sia essa di natura esterna (energie perverse). Ognuno di noi infatti reagisce in modo diverso agli stimoli ambientali interni ed esterni, ed è per questo che la prevenzione dovrebbe essere fatta tenendo in considerazione costituzione, diatesi e temperamento dell’individuo.

La diatesi tubercolinica è caratteristica di chi, proprio in questo periodo, tende ad ammalarsi facilmente. I tubercolinici hanno una tendenza a sviluppare problematiche a carico dell’albero bronchiale e questo risulta maggiormente accentuato se parliamo di una costituzione entoblastica.

È una diatesi che predispone alla demineralizzazione, alla decalcificazione e alla formazione di ulcere cavitarie. Nelle costituzioni con prevalenza diatesica tubercolinica avremo un deficit degli scambi gassosi a livello del microcircolo con correlate problematiche circolatorie ed appunto debolezza polmonare. Il deficit degli scambi di ossigeno e anidride carbonica a livello dei vasi sanguigni renderà questi ultimi maggiormente suscettibili alle variazioni atmosferiche soprattutto di tipo igroscopico (aumento dell’umidità).

Fermo restando che una predisposizione patologica non sfocia sempre in un sintomo e che questo si manifesta in tutti i casi in cui viene a mancare la solidità dell’equilibrio psico neuro endocrino immunologico, la nostra strategia migliore sarà proprio quella di lavorare per tempo sul mantenimento dell’equilibrio delle nostre caratteristiche costituzionali, per rinforzarle ed evitare tutto ciò che potrebbe minare il mantenimento del nostro stato di omeostasi.
Tubercolinum 200 ch è un ottimo rimedio omeopatico che esplica la sua azione proprio a livello costituzionale.
Anche in questo caso l’aromaterapia con i suoi oli essenziali può esserci di grande aiuto e nel prossimo articolo, vedremo quali piante sono in grado di coccolare la parte del corpo che più di tutte segna i confini della nostra libertà di essere e di agire, attraverso gli scambi con il mondo esterno: l’apparato respiratorio.

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